Introduzione
Nicotera (Nicòtra in dialetto calabrese) è un comune di circa 7.100 abitanti della provincia di Vibo Valentia. Si adagia a 212 metri di altitudine sulle propaggini meridionali del Monte Poro, dominando il Golfo di Gioia Tauro e la Costa degli Dei. Il suo panorama spazia dallo Stretto di Messina all’Aspromonte fino alle Isole Eolie.
Storia antica e origini
Le origini di Nicotera risalgono all’epoca romana: il suo nome deriva da Nicotiria, “Segno della vittoria”, fondata da Ottaviano Augusto dopo la vittoria su Sesto Pompeo. Citata da Strabone e nell’Itinerario Antonino, fu un importante emporium sulla via consolare Annia-Popilia. Distrutta più volte da incursioni saracene, fu ricostruita nel 1065 da Roberto il Guiscardo che la fortificò e le diede nuovo splendore.
Epoca normanna e medievale
Durante il periodo normanno Nicotera divenne una fortezza strategica con il suo Castello e la Cattedrale, cuore della città. Nel corso dei secoli subì distruzioni e ricostruzioni, fino a raggiungere l’apice sotto Federico II di Svevia, che vi istituì cantieri navali e un quartiere ebraico, la “Giudecca”, per favorire il commercio e l’artigianato. Nei secoli successivi fu dominio dei Ruffo, dei Marzano e dei Gennaro, mantenendo un ruolo centrale nel Vibonese.
Età moderna e contemporanea
Dopo il terremoto del 1783 e la fine del feudalesimo, Nicotera divenne sede amministrativa e di governo del circondario. Il suo ordinamento comprendeva numerosi villaggi del Monte Poro, tra cui Spilinga, Joppolo e Limbadi. Oggi la città conserva un patrimonio architettonico notevole, con palazzi settecenteschi, balconi in ferro battuto e chiese barocche.
Monumenti e luoghi d’interesse
- Cattedrale di Santa Maria Assunta – edificata nel 1785, conserva opere di Antonello Gagini e un crocifisso ligneo del Cinquecento.
- Castello Ruffo – antica residenza dei principi Ruffo, oggi museo con reperti archeologici e minerali.
- Chiesa di Gesù e Maria – elegante esempio di barocco calabrese del 1600.
- Cava Romana – area archeologica con colonne di granito incompiute risalenti al I-IV secolo d.C.
- Porta Palmentieri – unica porta cittadina superstite di epoca normanna.
Centro storico e cultura
Il centro di Nicotera è un intreccio di vicoli, balconi “a pancia” e cortili fioriti. I quartieri di Santa Chiara, Baglio e Porta Grande ospitavano la borghesia, mentre San Nicola era la zona dei commercianti. L’atmosfera autentica e la vista panoramica sul mare rendono il borgo una tappa imperdibile lungo la Costa degli Dei.
Spiagge e natura
Nicotera Marina è la località balneare più a sud del Tirreno vibonese. Le spiagge sono ampie, dorate e lambite da acque trasparenti, ideali per famiglie e sport acquatici. Il paesaggio è dominato da uliveti, agrumeti e macchia mediterranea, con tramonti spettacolari sullo Stromboli e sulle Isole Eolie.
Curiosità e fatti storici
Il Centro Ufologico Nazionale riporta un curioso evento: il 17 novembre 1960 un presunto oggetto misterioso fu avvistato e cadde al largo di Nicotera Marina, attirando l’attenzione della Marina Militare italiana e di agenzie internazionali. Un episodio che ancora oggi alimenta il fascino e il mistero della città.
Simboli e onorificenze
Lo stemma civico di Nicotera, riconosciuto con decreto del 3 giugno 1986, raffigura un castello azzurro su fondo dorato con tre torri merlate. Il gonfalone cittadino è azzurro con fregi d’argento, mentre il titolo di “Città” è stato concesso ufficialmente il 1º agosto 2003.
Economia e vita moderna
Oggi Nicotera vive principalmente di turismo, pesca e piccole attività artigianali. Nonostante le difficoltà socio-economiche e le problematiche amministrative degli ultimi decenni, la città mantiene un forte spirito identitario e un grande potenziale culturale. Gli abitanti, fieri della propria storia, custodiscono le tradizioni e la genuinità calabrese.
Nei dintorni
Da Nicotera si possono visitare Joppolo, Ricadi e Capo Vaticano, percorrendo gli itinerari panoramici della Costa degli Dei. Verso l’interno, si risale il Monte Poro fino ai borghi di Spilinga e Drapia, tra uliveti e antiche masserie.
